Ambiente: per i giovani è una priorità
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ambiente: per i giovani è una priorità

Protezione ambiente fonti energetiche rinnovabili sostenibili

Una ricerca sui giovani indica che la tutela dell’ambiente è per loro una priorità.

Secondo quanto emerge dal 10° Rapporto di ricerca dell’Osservatorio permanente sui giovani della Link Campus University, per tutti la tutela dell’ambiente è una delle cose fondamentali. I giovani hanno dimostrato molto più interesse e impegno per tutelare questo pianeta e fare scelte sostenibili. Da Greta Thunberg ai Fridays for future, i giovani sono molto più attenti degli adulti sulla questione ambientale.

Un problema che i giovani percepiscono più da vicino rispetto alle precedenti generazioni. Negli ultimi anni l’attenzione sul clima si è triplicata lasciando alle nuove generazioni l’obbligo di farsi carico di un pianeta lasciato in condizioni pessime dai genitori e dai nonni. Si tratta di una generazione sensibile alla sostenibilità ma anche molto pragmatica nelle proprie scelte.

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Fonti rinnovabili sì, ma divisi sul nucleare

Degli intervistati, oltre il 90% riconosce l’importanza dell’inserimento in Costituzione della tutela di animali e ambiente. Il 56,2% considera questo provvedimento prioritario. Il 10° rapporto di ricerca dell’Osservatorio sui giovani della Link Campus University , con la direzione scientifica del professore Nicola Ferrigni e della professoressa Marica Spalletta mostra quanto la nuova generazione sia impegnata nella questione.

Per il 33,4% degli intervistati la salvaguardia dell’ambiente passa principalmente attraverso la scelta di privilegiare fonti rinnovabili. Ma riguardo al nucleare gli intervistati si dividono. Il 24,2% dei giovani ritiene che si tratti di un tema su cui non c’è adeguata informazione. A riconoscerne i vantaggi, appena il 19,1% tra questi elenca la minore dipendenza dal petrolio (12,7%) e la produzione di energia pulita (6,6%). Il resto però mette in evidenza gli aspetti negativi del nucleare. Il 23,8% pone infatti l’accento sui potenziali ‘effetti collaterali’ (attentati terroristici, rischi ambientali, ecc.), il 22,6% lo ritiene un pericolo per la salute.

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ultimo aggiornamento: 12 Maggio 2022 13:00

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